Motus Laevus in latino ha numerosi significati ed interpretazioni: letteralmente tradotto in movimento inverso può significare anche senso antiorario o moto sinistro, tutto e il contrario di tutto, un mondo senza confini.
Nel progetto Motus Laevus coesistono in modo naturale suoni e linguaggi musicali di strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, brani originali e tradizionali, in un melting pot dove la musica world si avvicina al jazz contemporaneo, canti sloveni e cultura europea si fondono con danze nordafricane e orientali, composizioni dell’est dai tempi composti vengono miscelate a scale mediorientali greco turche. Esce nel giugno del 2020 il loro primo lavoro discografico dal titolo Y, prodotto da Pivio e Aldo De Scalzi. La fenicia lettera Y rappresenta l’incognita, una coordinata, in molte culture è la lettera del rito, l’iniziazione, rappresentazione grafica dell’uomo, simbolo dell’elevazione al cielo, metafora dai mille significati.
FORMAZIONE:
Tina Omerzo: voce, pianoforte, tastiere;
Edmondo Romano: sax soprano, clarinetti, chalumeau, whistle, zurne, cornamuse;
Luca Falomi: chitarra acustica, classica, 12 corde,
con ospite Olmo Manzano: darabouka, hand drum, tabla, kanjira, doholla, cajon, pandeiro.