Lo spettacolo ripercorre le vicissitudini di Tina dall’infanzia udinese fino alla morte in Messico, attraverso le emozioni e la fierezza, gli abbandoni e le incertezze, gli slanci febbrili e le delusioni di una vita vissuta senza sconti, in un flusso di parole e musica per scivolare tra le pieghe di una potente umanità.
Un viaggio intimo dove le parole, il canto e la musica legata ai suoi luoghi e alle sue geografie, si fondono per ridisegnare un emotivo ritratto di donna, lungo la sua vita di fotografa, artista, militante e soprattutto donna libera, iniziato in punta di piedi alla scoperta di una personalità travolgente, di una femminilità lontana dagli stereotipi e dalle convenzioni, che ci presenta una Tina Modotti inedita in un continuum narrativo e musicale delicato e struggente.
Un percorso artistico essenziale, puro, sobrio: soltanto due voci e le corde di una chitarra, soltanto il canto, il racconto e l’incontro intimo e sincero con una parabola esistenziale di cristallina umanità formidabile coraggio.
Testo di Alberto Prelli
Nicoletta Oscuro – voce
Matteo Sgobino – chitarra e voce