
Capitano tutte a noi
I Capitano tutte a noi presentano ad “Aspettando Folkest” il loro cd CTAN, prodotto da Cooperativa Itaca e Associazione Culturale Folkgiornale, in cui firmano cinque brani propri in cui danno voce a gioie, paure e sentimenti di ogni giorno. “Le canzoni che abbiamo composto sono un po’ la nostra biografia, per raccontarci e farci sentire, in fondo la musica è un bene comune di tutti e non ha pregiudizi nei confronti di nessuno”.
“Cantare e suonare assieme fa stare bene: la musica ci ha dimostrato di essere uno stimolo formidabile per superare le barriere, non solo del pregiudizio ma anche del pensare comune”. Per questo oltre all’accoglienza, vocazione del gruppo è non solo la musica come veicolo di espressione artistica, ma anche strumento di crescita individuale, opportunità di confronto in cui sperimentare la conoscenza dell’altro.
“Ci piace l’idea di superare i tabù integrando nel gruppo anche persone con storie e approcci alla musica differenti, in modo da arricchire il sound e la vita stessa della band. Ci piace anche dare valore a brani, interpreti o band che non sono molto conosciuti dai giovani di oggi, e che invece hanno lasciato un’impronta nella storia della musica”.
Formazione:
Valentina Ius (voce), cresciuta tra wave, dark e Duran Duran, è la front woman intensa e graffiante
Felice Bellucci (voce), un timbro cavernoso che richiama inevitabilmente i tormenti di Nick Cave o Johnny Cash, è il contraltare di Valentina
Beniamino De Piccoli (chitarra), chitarrista versatile e fantasioso, tra morbido finger picking e funambolici virtuosismi
Antonio Giurintano (batteria), il più giovane del gruppo, colonna ritmica della band
Paolo Paron (tastiere, fisarmonica, armonica), partito dal blues, ama mescolare modernità e sonorità vintage
Gianmarco Toneguzzo (voce, basso), la voce profonda del post-punk inglese giunta fino a noi