Folkest 1998

La ventesima edizione di Folkest, riconfermando scelte artistiche legate alle espressioni culturali e musicali delle diverse etnie, ha posto l’accento sulla canzone d’autore che avesse saputo far propri stile e modi della musica popolare di tutto il mondo. Dall’America Latina, all’Italia, dalla Scozia al Friuli, dalla California all’Irlanda, dal Madagascar all’Ungheria, dalla Mongolia all’Etiopia: tanti sono gli stimoli culturali che sono stati offerti in quest’anno al pubblico più affezionato. Una cura e un’attenzione per la musica e le lingue del mondo, particolarmente per quelle in grave pericolo di fossilizzazione o d’estinzione, che non è sfuggita a un importante organismo come UNESCO, che ha concesso a questo festival il suo Alto Patrocinio, cosi come la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per il resto Folkest, pur nel suo continuo rinnovarsi, si riproporrà simile a se stesso: una lunga sequenza di appuntamenti nei luoghi più belli di una regione già bella e diversificata, in località spesso lontane dal bagliore dei riflettori della mondanità culturale, per una volta almeno, nell’arco di un anno, al centro di un importante evento. La Regione Friuli-Venezia Giulia (Assessorato alla Cultura e Azienda Regionale per la promozione Turistica), Comune di Spilimbergo, Fondazione Moretti e lo sponsor Sans Souci hanno concorso alla creazione di questo piccolo miracoIo organizzativo estivo.

In occasione del ventennale un ulteriore sforzo è stato affrontato con la produzione speciale del festival dedicata alla figura e alla musica del maestro di cappella del Patriarcato di Aquileia, Giorgio Mainerio, nell’interpretazione di Angelo Branduardi, “Sulle Orme dei Patriarchi”. Registrato dal vivo durante l’esecuzione in piazza Duomo a Splimbergo, lo spettacolo è diventato oggetto di una pubblicazione sotto forma di compact disc. Protagonisti sono stati anche hanno visto protagonisti i Folk & Noble Jig, Folk Studio A e Orchestra da Camera Nicola Esterhazy.

Oltre alla mostra dei vinili da collezione e quella degli strumenti musicali, abbiamo presentato la mostra fotografica “I Colori della Musica” di Giancarlo Pettarini sulle foto delle quattro edizioni precedenti di Folkest.

Tra gli artisti che hanno calpestato i nostri palchi troviamo i Pressgang e l’esplorazione del romanticismo celtico; i Vízöntö; Fiorella Mannoia; gli occitani Gai Saber; i CPR con James Raymond, David Crosby e Jeff Pevar che portarono grazia ed eleganza ad armonie delle radici del miglior jazz; coperti dal mistero di antichi miti e leggende, i Braul navigarono verso la musica etnica contemporanea; i Tarika con gli energici temi storici e politici; The John Wright Band; la rappresentazione degli aspetti della musica tradizionale ebraica dei Ensamble Timna Brauer & Elias Meiri; Fabrizio de Andrè.

Allan & Barnaby Taylor Inghilterra
Amazing Blondel Inghilterra
Angelo Branduardi Italia
Bevano Est Italia
Braul Friuli
Bruno Genero Ensemble Italia/Belgio/Africa
Carantan Friuli
Craobh Rua Irlanda
David Crosby Usa
Deaf Shepherd Scozia
Dervish Irlanda
Drop The Box Scozia
Ed Schnabl Trio Austria
Egschiglen Mongolia
Fabrizio De André Italia
Fiorella Mannoia Italia
Folk Studio A e Orchestra Nicola Esterhazy Italia
Gai Saber Piemonte
Gruppo Val Resia Friuli
Gruppo Arie da Nuoto di Rovigno Istria
Ian Bruce Scozia
Jacqui McShee’s Pentangle Inghilterra
John Wright Band Inghilterra
Kay McCarthy Irlanda/Italia
La Macina Marche
Latin Crossings (feat.Steve Winwood, Tito Puente, Arturo Sandoval) GB – Portorico – Cuba
Mahlet Etiopia
Musicalia Campania
Muzica Pod Turman Slavia
Nosisà Friuli
Oige Irlanda
Plommon Svezia
Pressgang Inghilterra
Solis String Quartet Italia
Spin 2 Inghilterra
Tarika Madagascar
The Tannahill Weavers Scozia
Timna Brauer & Elias Meiri Ensemble Austria
Vìzöntö Ungheria
Vulcheva-Jenkins Incident Bulgaria/Inghilterra