Folkest 2001

Ogni nuova edizione di Folkest è un po’ una sfida che si rinnova contro noi stessi, nel tentativo di rinnovarci, pur senza rinunciare alle caratteristiche fondamentali di un festival che è diventato negli anni un vero e proprio punto di riferimento a livello europeo per la musica folk.

Questa edizione sancì per la prima volta la lunga unione tra le attività della Cooperativa Itaca di Pordenone, impegnata nella gestione di servizi per il settore della psichiatria, degli anziani, della formazione, dei minori e degli handicap, e le attività di Folkest.

L’edizione 2001 vide così concretizzarsi la collaborazione con Festival svizzeri, francesi, austriaci, sloveni, portoghesi e delle eegioni Italiane del Piemonte, della Liguria, della Lombardia, del Trentino Alto Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, collegando, in uno spirito di amicizia tra popolazioni diverse, realtà appartenenti a diverse culture europee. Una collaborazione che si è sviluppata anche realizzando progetti di solidarietà internazionale, particolar modo collaborando con Payasos Sin Fronteras, un ONG di Barcellona (Spagna) che promuove spettacoli in zone dove erano in atto conflitti sociali (zone di guerra, campi profughi, ecc.) e in questa edizione ha organizzato proprio una carovana di artisti di strada che ha portato spettacoli ai bambini e alle popolazioni di alcune zone depresse della Moldavia. 

A esibirsi sui nostri palchi sono stati Mark Knopfler, indimenticabile chitarrista dei Dire Straits; i Sirtos, la vera essenza della tradizione greca; i To Loo Loose, instancabili sperimentatori; i Morrigan’s Wake che hanno presentato il loro album “Atlantic Sunrise”; i New Celeste, maestri nell’unificare ritmi trascinanti con le improvvisazione del folk tradizionale; gli Archedora che hanno valorizzato il suoni, canzoni e umori veneti; la cultura delle campagne e delle tensioni sociali italiane dei Napoli Centrale; Vinicio Capossela, uno dei cantautori italiani più lucidi e intelligenti delle ultime generazioni; l’ambasciatrice della nuova musica acustica norvegese Annbjørg Lien, il blues delle origini di John Hammond; Two Time Polka dal sound cajun contaminato con quello irlandese;

Ambrogio Sparagna & Quartetto Lunatico Lazio
Aniada a Noar Stiria
Ann Biørg Lien Norvegia
Archedora Veneto
Balkan Babau Circus Orkestar Italia
Braul Friuli
Cadenza Irlanda
Carantan Friuli
Céide Irlanda
Clobeda’s Friuli
Destrani Taraf Trentino
Elliott Murphy Usa
Francesco Ursino Italia
Gigi Maieron Friuli
Giorgio Cordini Italia
Haugaard & Hoirup Danimarca
Kathryn Tickell Inghilterra
Koçani Orchestar Macedonia
John Hammond Usa
La Sedon Salvadie Friuli
La Volée d’Castors Quebec
Máire Brennan Irlanda
Mark Knopfler Gran Bretagna
Marusic Is Trio Istria
Morrigan’s Wake Italia
Musicalia Campania
Na Doirse Irlanda
Napoli Centrale Campania
New Celeste Scozia
Nosisà Friuli
Paul Millns Inghilterra
Planet Groove Slovenia
Pratsky Pout’ovy Orchestr Repubblica Ceca
Pucci-Venier Friuli
Sarabanda Sicilia
Sirtos Grecia
Tejedor Asturie
The Stormy Monday Spagna
To Loo Loose Italia
Two Time Polka Irlanda
Vinicio Capossela Italia
Vlado Kreslin Slovenia
‘Zuf de Zur Italia