Folkest a Capodistria nasce grazie a una collaborazione nata nel 1992 tra l’Associazione Culturale Folkgiornale e il Comitato Organizzatore della CAN di Capodistria che alla fine degli anni ’90 ha dato vita all’AIAS Capodistria. In questi anni son moltissimi gli artisti di grande valore che si sono succeduti nelle piazze e nei luoghi storicamente delegati ai concerti del capoluogo istriano, grazie al contributo della Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria, del Comune Città di Capodistria e del Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia.
Tre saranno i concerti nell’ambito di Folkest 2019.
Martedì 16 luglio
Giardino Palazzo Gravisi-Buttorai ore 21.30
Drago Mislej – Mef, giornalista, musicista, cantante, promoter e organizzatore, viene da molti considerato il migliore autore di testi per canzoni della Slovenia. Fino a oggi ne ha firmate oltre quattrocento, interpretate da tutti i migliori cantanti e gruppi sloveni dai Prizma ai Kameleoni ai Faraoni, da Tinkara Kovač a Tulio Furlanič a Danilo Kocjančič. Di sé stesso più che autore o poeta ama definirsi cantastorie. Attivo, quale musicista, fin dagli anni Ottanta con un gruppo che fece storia, i “Deseti brat”, si presenta oggi con un altro dei suoi gruppi storici, il “Mef in NOB”. A Folkest presenterà in anteprima la sua ultima fatica discografica.
Formazione: Drago Mislej Mef, Armando Šturman, Gorast Radojevič, Marko Tomič, Jaša Hedžet, Gregor Brajkovič, Jadran Ferjančič, Giorgio Biselli, Matteo Basta, Eva Brajkovič e Andrea F.
Venerdì 19 luglio
Piazza Carpaccio ore 21.30
Vladimir e Nadezhda si incontrarono da poveri studenti, con in testa l’idea di creare una musica senza confini di generi, con varie influenze, dove l’idea della fantasy fosse il nucleo. E il primo nucleo strumentale furono proprio le loro due cornamuse. Il gruppo si è pian piano allargato fino all’attuale formazione che offre uno spettacolo che, dopo aver abbandonato la linea medievalista, punta oggi a uno stile personale molto originale, più vicino al fantasy e al folk-metal.
Formazione: Vladimir – cornamusa, didgeridoo, difonie vocali; Nadezhda – voce, cornamusa, ghironda, tastiere, flauti, Anton strumenti a corda e percussioni; Varello – batteria, Pedro – strumenti a corde, Yulia – violino.
Sabato, 20 luglio
Piazza Carpaccio ore 21.30
La Premiata Forneria Marconi (nota anche come PFM) è un gruppo musicale rock progressivo italiano che ha avuto grande popolarità, sia in Italia sia a livello internazionale (nel Regno Unito, in America e in Giappone). Tra i gruppi italiani del rock progressivo degli anni settanta (Banco del Mutuo Soccorso, Stormy Six, Osanna, Pooh, Acqua Fragile, The Trip, Goblin, Area, Perigeo, Le Orme, Opus Avantra, New Trolls), la PFM è stata l’unica a ottenere successo fuori dai confini nazionali. All’epoca fu tra i pochi complessi italiani a entrare nella classifica degli album nella celebre rivista statunitense Billboard. È musicalmente imparentata con band come i Genesis, la parte progressive dei Pink Floyd o i primi King Crimson e Gentle Giant. Inoltre ha saputo evolvere il proprio stile anche nei decenni successivi grazie anche alle notevoli doti tecniche dei suoi componenti.
Formazione: Franz Di Cioccio – batteria, percussioni e voce; Patrick Djivas – basso; Lucio Fabbri – violino, tastiera e chitarra; Roberto Gualdi – batteria; Alessandro Scaglione – tastiere, voce; Marco Sfogli – chitarra elettrica ; e Alberto Bravin – tastiere aggiuntive, chitarra acustica e voce.