Folkest in Cadore – sabato 8 agosto
Sabato 8 agosto 2020 Folkest fa tappa in Cadore con il secondo appuntamento Swing d’Irlanda: tradizioni a confronto che vedranno esibirsi i Green Waves e Lune Troublante.
Il concerto avrà luogo in piazza Santa Giustina con inizio alle ore 20.30.
In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso il Teatro Kursaal
Green Waves
Cinque musicisti, provenienti da percorsi diversi, ma con la comune passione per la musica Irlandese e per le contaminazioni etniche: dal bodhran irlandese che dialoga con le percussioni mediorientali, al suono della chitarra flamenca che dialoga con il violino, alla gaita Galiziana che dialoga con il clarinetto, alla fisarmonica assieme al tin whistle con arrangiamenti musicali che spaziano dal jazz ai mondi medio orientali del flamenco arabo. Un itinerario nell’immaginario di questa terra in cui melodie vivaci e allegri paesaggi sonori si intrecciano a momenti di musica epica o momenti in cui lo spirito dei Celti riecheggia, mantenendo lo spirito del folklore Irish con grande impatto e di fervida vitalità. Il loro ultimo cd intitolato ”Irish Journey”, fa assaporare nove brani della tradizione irlandese rivisitati in chiave world music.
La formazione vede all’opera Lorenzo Marcolina al clarinetto, tin whistle e cornamuse Massimiliano D’Osualdo alla fisarmonica e alle tastiere, Michele Pucci alla chitarra flamenca, Fulvia Pellegrini al violino e Michele Budai alle percussioni medio orientali, bodhran e voce.
Lune Troublante
Quartetto di musica jazz/swing o jazz/manouche composto da musicisti provenienti da svariate realtà musicali, accomunati dalla passione musicale per lo swing francese degli anni ’40: classici della tradizione gypsy-jazz, genere musicale nato negli anni Quaranta a Parigi per mano del chitarrista zingaro Django Reinhardt e del violinista Stephan Grappelli nel gruppo Quintette du Hot Club de France. Negli anni i Lune Troublante hanno sviluppato anche un repertorio originale che fonde la tradizione gypsy con un’elaborazione più moderna dalla grande varietà ritmica, melodica e con testi in italiano. Il gruppo si contraddistingue inoltre per l’utilizzo di strumenti simili per fattura e tipologia agli strumenti originali dell’epoca, in particolare alle strepitose chitarre Selmer/Maccaferri. La formazione vede all’opera Matteo Sgobino alla voce e chitarra, Didier Ortolan al clarinetto e al sax Sebastiano Frattini al violino Alessandro Turchet al contrabbasso.