E’ dall’ascolto e dall’amore per il folk, il blues e il rock prendono forma le sue prime canzoni, che conserveranno negli anni una grande forza di vivere e di umana resistenza qualunque sia il tema o la storia che le caratterizza. Nell’’88 incide a Londra e pubblica l’album d’esordio San Valentino. Nel 1990 esce Nessuna resa mai con la produzione di Little Steven. Da lì produce una serie di album molto belli, che segnano una strada italiana al rock, con forti radici nel folk-rock d’Oltreoceano. Un libro/biografia a lui dedicato dallo scrittore e giornalista Matteo Strukul, intitolato Nessuna resa mai – La strada, il rock e la poesia di Massimo Priviero, esce nel 2010. Priviero si dedica anche a spettacoli di musica e teatro civile (citiamo tra gli altri Dall’Adige al Don insieme a Roberto Curatolo, le Storie dell’altra Italia, con i Gang e Daniele Biacchessi fino al più recente Migrazione con Giovanni Giusto). A partire dal 2012 si dedicarà a varie collaborazioni: Folkrock, con Michele Gazich, Ali di libertà, Terra e pace insieme ai Luf. Ha vinto numerosi premi, tra i quali il Premio Lunezia e il Premio Enriquez. Alla fine del ’18 celebra trent’anni di carriera al Teatro della Triennale di Milano. Durante questo periodo, scrive di getto il libro Amore e Rabbia che esce nella primavera del 2019.
FORMAZIONE:
Massimo Priviero: voce, chitarra acustica e armonica;
Riccardo Maccabruni: tastiere e fisarmonica;
Alex Cambise: chitarra acustica, elettrica, mandolino e cori.