TITE GRISON

TITE GRISON

Italia

Giovanni Battista Marzuttini fu uomo dall’ingegno poliedrico e versatile, eccentrico e anticonformista. Dopo gli studi all’Accademia di belle arti di Firenze, rientrò a Udine con il titolo di professore di disegno. Nel 1883 intraprese con passione gli studi musicali di armonia, contrappunto e fuga con Luigi Cuoghi e divenne maestro di musica; nel 1885 fu direttore della banda a Tarcento, dove sposò nel 1889 la maestra Maria Giovanna Troino, che gli diede due figli, Arnaldo e Guido. L’anno successivo scrisse una raccolta di brani per voce e pianoforte, secondo il gusto dell’epoca. Nel 1886 fondò a Udine il Club mandolinisti e chitarristi udinesi, oggi Orchestra a plettro a lui intitolata dal 1926; dal 1890 al 1897 si trasferì a Trieste dove insegnò privatamente mandolino, mandola, chitarra e zither e fondò un Circolo mandolinistico. A quegli anni risale la pubblicazione di valzer e romanze, ma soprattutto di metodi e antologie presso l’editore Carlo Schmidl. Dopo vari lavori ingegneristici, nel primo dopoguerra tornò a Fauglis di Gonars, ove fu commissario prefettizio dal 1919 e podestà dal 1924 al 1930 e vi morì il 1° dicembre 1943. Gli anni trascorsi a Gonars furono i più produttivi dal punto di vista artistico. Purtroppo i dipinti a olio, acquerello e pastello andarono in gran parte dispersi, in particolare i ritratti, mentre rimasero tracce di paesaggi agresti e bozzetti con i quali vennero allestite alcune mostre.

Nel 1927 Marzuttini formò una corale maschile di quarantacinque elementi che diresse fino al 1942 e che oggi si chiama, in suo onore, Tite Grison. Il fondo musicale donato dal figlio Arnaldo al Conservatorio di musica Iacopo Tomadini di Udine si presenta invece integro e conserva più di duecento lavori, trascrizioni-riduzioni da melodrammi per più organici diversi e composizioni originali ancorate alla scrittura tardo-ottocentesca. Operette, favole e vaudevilles, quasi sempre in friulano, accompagnati da bozzetti di scene e costumi, sono arricchiti dall’ironica freschezza tipica del suo temperamento. La sua fama è legata principalmente alla trentina di villotte in friulano a tre voci su testi propri, di Pietro Zorutti, Bindo Chiurlo e altri; le pubblicò sul periodico Ce fastu?, in un proprio album nel 1930 e nelle raccolte della Società filologica friulana. Scrisse danze, inni, brani sinfonici e molta musica strumentale, soprattutto per plettri ma anche per archi, per voce e pianoforte, e musica polifonica sacra. Coltivò anche la fotografia; il comune di Gonars, molto attento a onorarne la memoria, ha raccolto un migliaio di pezzi fra lastre, lastrine stereoscopiche e pellicole dalla fine dell’Ottocento al 1940. Solo di recente il suo fondo fotografico è stato ricomposto e valorizzato con mostra e catalogo a cura di Roberto
Toffoletti.

Dai suoi componimenti in friulano siamo partiti per immaginare questo lavoro a lui dedicato, un progetto su più annualità, per documentare in maniera moderna e scientifica, ma al tempo stesso fruibile, una parte della sua enorme produzione. Da una lato verranno approfonditi i suoi momenti più popolareschi, grazie al lavoro di Lino Straulino e La Sedon Salvadie (con Gianfranco Lugano al mandolino elettrico e flauti, Andrea Del Favero all’armonica diatonica e Luca Boschetti al basso), che hanno saputo creare negli anni una vera e propria scuola nella reinterpretazione della tradizione popolare friulana, mentre dall’altro tre musicisti di grandissimo livello tecnico, come Massimo Gatti al mandolino, Michele Pucci alla chitarra e Alessandro Turchet al contrabbasso, riuniti sotto il nome di Kujacustic, riprenderanno da par loro i brani strumentali scelti nel vasto repertorio per strumenti a corde della produzione del Marzuttini.

Tite Grison Folkest 2020
ArtistaTite Grison
PaeseItalia
MusicaMusica Popolare
Data concerto31 Agosto 2020
LuogoUdine – Piazza Venerio
Data concerto3 Settembre 2020
LuogoCussignacco (Udine) – Area Parrocchiale San Martino Vescovo

FORMAZIONE:
Lino Straulino: voce

Gianfranco Lugano:mandolino elettrico, flauti

Andrea Del Favero:armonica diatonica

Luca Boschetti: basso

Massimo Gatti:mandolino

Michele Pucci: chitarra

Alessandro Turchet: contrabbasso