Folkest 2010

History of Folkest – 2010 Edition

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In questo nostro piccolo compendio dell’universo fatto di temporali e primule si è fatto un gran parlare negli ultimi tempi dei tagli dei contributi alla cultura: è vero, sono stati forti, forse troppo forti, ma se la necessità aguzza l’ingegno, possiamo tranquillamente affermare che in giro per il mondo c’è tanta musica di grande livello: basta saperla cercare, godere di buona reputazione internazionale e… non sempre la qualità costa cara!

Per l’edizione 2010 vi abbiamo presentato un Folkest di transito, un passaggio verso un’ennesima futura trasformazione del progetto, con alcuni interessanti assaggi fin da quest’edizione, come nel caso della serata spilimberghese dedicata alla Drava, ai suoi popoli e alle sue culture: un’occasione per presentare, con un incontro ufficiale al teatro Miotto un’iniziativa europea triennale che, con l’appoggio dell’UNESCO, ha portato un focus di attenzione di Istituto di studio e media sull’intero percorso di uno dei più affascianti fiumi del Vecchio Continente.

E’ stato un Folkest nel quale hanno confluito varie forze, coabitato varie anime e si sono celebrati alcuni significativi anniversari: i cinquecento anni dalla prima, sciagurata bolla che autorizzava il commercio degli schiavi nell’Occidente cristianizzato e sarebbe stata direttamente responsabile della nascita del blues e del jazz, i duecento anni dello stato della Colombia, i settant’anni “mancati” di Frank Zappa

Un’attenzione particolare è stata dedicata dedicata alla fisarmonica, principe degli strumenti della musica popolare nella Mitteleuropa, grazie a un progetto comune con il Mittelfest. Un progetto che parte lontano, con Riccardo Tesi a San Daniele, passa per Cividale e approda finalmente a Spilimbergo, sul palco e nei locali del centro cittadino.

Una festa della gente, per la gente, tra la gente…

Attraverso tutto ciò Folkest si candida a rimanere quel festival che negli ultimi dieci anni è stato considerato il più grande festival di musica folk del sud dell’Euorpa.

Artists Folkest 2010

Alan Stivell, Brittany
Alberto Grollo, Italy
An Erminig, Germany / Brittany
Antiche Ferrovie Calabro – Lucane, Calabria
Ashley Hutching’s Rainbow Chasers, England
Piazza Caricamento band, Italy
Barbapedana, Italy
Calan, Wales
Chiriké, South America / Italy
Claudio Rocchi, Italy
Cristiano De André, Italy
Diaduit, Italy
Ed Schnabl, Austria
Electric Céili, Ireland
Elsa Martin, Friuli
Eric Bibb, Usa
Ezio Guaitamacchi in “Delitti Rock”, Italy
Fabrizio Poggi & Chicken Mambo, Italy
Folkeltic Band, Italy
Francesco Bearzatti Tinissima Quartet, Italy
Ginger Leigh Band, Usa
Hotel Palindrone, Austria
The Tamburellists of Otranto, Puglia
Inti Illimani, Chile
Judith Mateo, Asturias
King Chiaullee, Isle of Man
Kurja Koža, Slovenia
La Munglesa, Italy
Los Lobos, Usa
Malanova, Sicily
Martin Lubenov Jazzta Prasta, Bulgaria
Mimmo Sparacio, Italy
Miroslav Evačic Čardaš Blues Band, Croatia
Nosisà, Friuli
OrcheXtra Terrestre, Italy
Osanna & David Jackson, Italy / England
Paul McKenna Band, Scotland
Pucci-Venier, Friuli
Quartiere Latino, Italy
Riccardo Tesi, Italy
Sciacchetrà Street Band, Italy
Simple Minds, Scotland
Sol Ruiz, Cuba
Sväng, Finland
Systema Solar, Cuba
Drums of Burundi, Burundi
TerraGnora, Basilicata
The Grande Mothers Re-invented, USA
U ’Munacidde, Puglia
Vujicsics Ensemble, Hungary