Quarantaquattro edizioni di una manifestazione rappresentano un grande successo, sia dal punto di vista della qualità artistica, che della presenza di pubblico.
La storia di Folkest, un successo ottenuto grazie alla qualità indubbiamente elevata degli artisti invitati, alla novità costituita dalla presenza di tradizioni musicali inedite, alla collaborazione con altri operatori sociali e culturali del territorio, alle culture e alle lingue locali, nell’ambito di quell grande faro di civiltà che per secoli fu il Patriarcato di Aquileia. Folkest ripercorrerà in lungo e in largo strade maestre e sentieri di montagna portando ovunque una scelta ponderata di esempi musicali che ci raccontano i confini di questo nostro Vecchio Continente in un susseguirsi di canti provenienti da culture che vanno dalla Magna Grecia alla Finlandia, dall’Irlanda ai Balcani, che narrano leggende antiche e storie comuni, storie di eroi e di gente semplice che appartengono a tutti e fanno parte dell’orgoglio culturale dei popoli. Spesso sono le stesse storie, se pur declinate in lingue diverse.
I manifesti di Folkest
L’immagine di un Festival come Folkest non può prescindere da un’illustrazione grafica che con immediatezza ne individui, anno dopo anno, caratteristiche e particolarità.
D’altra parte, l’elevato spessore culturale della manifestazione e dei suoi temi extramusicali – legati al variegato mondo delle culture minoritarie, al ruolo della musica come espressione di un fenomeno sociale, all’attenzione verso il pianeta solidarietà – merita di poter contare in ogni edizione sul supporto di un’efficace interpretazione artistica dei propri valori.
Clicca su ogni manifesto e scopri l’elenco degli artisti che si sono esibiti nel corso del festival.
I luoghi di Folkest dal 1979 al 2020
L’integrazione tra proposta culturale e proposta artistica rivolta a un turismo culturale di profilo medio-alto sono stati da sempre il fiore all’occhiello di Folkest, insieme con il grande rapporto instaurato con tutti gli organizzatori. Un progetto di coinvolgimento territoriale e culturale che riguarda i comuni medio-piccoli della regione. Collaborazioni virtuose e di sviluppo economico e sostenibile che mirano a promuovere e far conoscere territori e comunità meno note.