27 luglio: Folkest 2014 saluta con L’Orage e Elvenking. Serena Finatti e Simona Colonna completano il cast artistico
a Spilimbergo per “FOLKESTINFESTA”
Piazza Garibaldi ore 11,00 Capitano tutte a noi (Italia)
Torre Orientale ore 16,00 spettacolo gioco con Molino Rosenkranz – a seguire video storici Folkest
Piazza Garibaldi ore 21,15 Simona Colonna (Piemonte)
ore 22,30 Serena Finatti (Italia)
Piazza Duomo 21,15 L’Orage (Valle d’Aosta),
ore 22.30 Elvenking (Italia)
INGRESSO LIBERO
Piazza Garibaldi ore 11,00
Capitano tutte a noi (Italia)
Il palco di piazza Garibaldi esordisce con un’originale matinée ospitando alle 11,00 Capitano Tutte a Noi, formazione musicale aperta realizzata in collaborazione con Itaca, cooperativa sociale operante nel campo della salute mentale. Il progetto della band si basa sul concetto di accoglienza e il numero dei suoi componenti è in continuo divenire.
ore 21,15
Simona Colonna (Piemonte)
Tornato al suo orario più consueto, il palco di piazza Garibaldi ci offre in prima serata il concerto di Simona Colonna. Il suo ultimo disco “Masca Vola Via” è un’esperienza sensoriale a tinte forti e suoni magici. Dopo pochissimi istanti dall’inizio ci siamo già dimenticati che protagonisti del disco sono solo una voce e un violoncello; le emozioni suscitate dall’ascolto sono paragonabili a quelle provocate da una grande orchestra; le storie raccontate, fra leggenda e poesia, ti catturano e incoraggiano la fantasia a volare; l’insieme è perfetto, sorretto da un grande carisma e da una personalità vincente. E da una modestia rara a trovarsi fra i grandi, quale Simona è.
ore 22,30
Serena Finatti (Italia)
A seguire, Serena Finatti. Cantante, cantautrice, attrice, scrittrice di storie per bambini e regista: un’artista multiforme, già titolare di numerosi premi, tra i quali il recente “Poggio Bustone” 2013. Allieva di Mauro Costantini (che la segue tuttora per lo studio del pianoforte), ha studiato con Barbara Errico, Lorena Favot, Francesca Bertazzo Hart e attualmente è seguita da Franca Drioli. I suoi spettacoli teatrali per ragazzi vanno in scena in tutta Italia, e ha anche cantato su una collana di audiolibri edita da Giunti, con voce narrante di Lella Costa. Il suo ultimo disco “Serena più che mai”, freschissimo di pubblicazione, sta rapidamente conquistando il favore della critica e del pubblico.
Piazza Duomo 21,15
L’Orage (Valle d’Aosta)
L’ultima serata di FolkeInFesta 2014, l’autentica kermesse di musica e cultura resa possibile grazie al contributo della Regione e del Comune di Spilimbergo, della Fondazione CRUP, sotto l’alto patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Ministero della Cultura della Slovenia, dell’Unesco e delle province di Udine e Pordenone e di sponsor, come Generali, Eurotech, Vini di Castelcosa e FriulPromo, si svilupperàcontemporaneamente in piazza del Duomo, con l’atteso concerto de L’Orage: è uscito da pochi giorni “L’Età dell’Oro”, ultimo disco del gruppo-rivelazione del nu-folk italiano, un progetto ambizioso e attesissimo dalle migliaia di fans che la band è riuscita a far convergere intorno a sé, nonostante i precedenti episodi discografici siano stati autoprodotti e distribuiti in maniera assolutamente alternativa. Punto di fusione ideale tra la cultura della musica tradizionale e dei suoi strumenti elettivi e quella più rock e sanguigna dei grandi raduni all’aperto, condita con gli ingredienti della miglior canzone d’autore, L’Orage è una band che negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente, al punto di emozionare Francesco De Gregori (ospite nel disco) e Carmen Consoli. Ritornano a Folkest dopo la splendida serata dello scorso anno a Udine.
ore 22.30
Elvenking (Italia)
L’onore della chiusura di Folkest spetta quest’anno agli Elvenking, gruppo musicale formatosi a Sacile nel 1997 caratterizzato per le svariate influenze che compongono il loro sound, fra cui hard rock, prog e musica classica. L’interesse suscitato, soprattutto fuori dall’Italia, li porta immediatamente a elaborare un proprio sound molto personale, che vedrà anche l’introduzione del violino, che diventerà un tratto distintivo del gruppo. Otto album in studio, sapientemente a cavallo tra folk e metal li hanno fatti diventare uno dei gruppi più amati del genere. Un giusto tributo di Folkest a una delle punte musicali della nostra regione.