FOLKEST 2013 La musica viva nell’anno della crisi
Comunicato finale
Folkest 2013 è ormai in archivio ed è tempo di valutazioni più o meno a caldo. Insieme con il direttore artistico Andrea del Favero, tentiamo un primo bilancio della manifestazione che per tutto il mese di luglio ha caratterizzato l’estate friulana.
“Il bilancio non può che essere positivo” dice Del Favero “dato il livello eccezionale del cast artistico e la risposta del pubblico che ovunque è risultata superiore alle attese. Le tre serate finali di FolkestinFesta a Spilimbergo hanno visto l’FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dal m° Valter Sivilotti impegnata a riscrivere gli arrangiamenti di grandi autori e interpreti quali Simone Cristicchi, Allan Taylor e Antonella Ruggiero: un incontro magico fra la sinfonia e la canzone di’autore che ha commosso e coinvolto un pubblico numeroso e attento”. Ma anche nella precedente fase di decentramento non sono mancati eventi memorabili come il concerto degli Inti Illimani a Tolmezzo; le tre serate di Udine in piazza Matteotti con il meglio del folk di ieri e di oggi; la grande esibizione degli ungheresi Vizonto nella cornice indimenticabile di Castelcosa; la riedizione della Fieste di Chenti a Villanova di San Daniele, proprio là dove tutto era cominciato trentacinque anni fa”.
Quindi la formula di Folkest è ancora vincente? “Sì, lo è: distribuire qualità musicale sul territorio, portare la musica, la buona musica, dove la gente si riunisce per riscoprire il piacere di ascoltare insieme. Questa è la forza di Folkest anche in tempo di crisi. Da settembre, dopo un meritato riposo, cominceremo a tracciare le linee dell’edizione 2014: sorprese e conferme nel nome della qualità non mancheranno certamente”,