Folkest in festa a Spilimbergo: sabato 8 luglio

Notizie eventi Folkest 2017
Mercato
Musica tra la gente – ore 11.00

Corso Roma
Vieni a provare uno strumento con i docenti della Scuola di Musica Gottardo Tomat – ore 16.00

Piazza Garibaldi
ViaNova e la Compagnia Suon&Passion – ore 18.30
Randolph Matthews – ore 21.15
Saodaj‘ – ore 22.30

Torre Orientale
Molino Rosenkranzore 16.30
Coffee – ore 21.30
Swingari – ore 22.45

Piazza Duomo
Tomat Band – Tapestry omaggio a Carole King – ore 21.15
Herbert Pixner Projekt – ore 22.30

INGRESSO GRATUITO
 
 
 
 
ViaNova e la Compagnia Suon&Passion – Campania
I ViaNova nascono da un’idea ambiziosa di un gruppo di ragazzi della antica Atella, terra a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, di riscoprire le tradizioni musicali e culturali non solo dell’agro Atellano, ma di tutta la cultura che ha reso e rende grande il Sud. Si presentano a Folkest con la compagnia Suon’ e passion, per fondere i frutti della ricerca musicale del “Regno” con ritmi ancestrali e coinvolgenti, che nascono dalle tradizioni contadine della terra della canapa. Insieme vivono questo progetto con grande entusiasmo: un esperimento di fusione di due gruppi distinti, ViaNova e La compagnia Suon & passion, che ha avuto una grande risposta di pubblico e di attenzione. Arrivano a Folkest attraverso le selezioni del concorso Suonare@Folkest.

Formazione: Giuseppe Iovane – chitarra e voce; Antonio Colella – chitarra e voce; Pasquale Limatola – tastiere; Antonio Copertino – basso elettrico; Giuseppe Bortone – batteria; Andrea Carboni – tammorra, cajon, djembe.

Randolph Mattehws – Inghilterra

Il cappello indossato dal padre negli anni ’50 quando da Grenada nei Caraibi immigrò verso l’Inghilterra, la valigia anni ’60 a rappresentare il viaggio che da immigrazione nel tempo muta e diventa viaggio musicale che unisce i popoli invece di separarli. Jazz, blues and folk sono mescolate nella sua musica, permeata di poesia e di tecnologia. Artista davvero unico e originale, è cantante, compositore, produttore e fondamentalmente uno straordinario beatboxer , grazie a quella particolare tecnica vocale resa nota al grande pubblico da Bobby McFerrin. 

Saodaj’ – La Reunion
I Saodaj’, originari e residenti nell’Isola de La Réunion, sono l’emblema di una nuova generazione di giovanissimi artisti che reinterpretano il Maloya, tipico genere musicale dell’isola francese dell’oceano indiano e cantato in Creolo, nato dalla fusione dei ritmi degli schiavi malgasci e dell’africa orientale, arricchendolo e contaminandolo con voci cristalline, impetuosi ritmi ternari, influenze australi, africane ed europee. I Saodaj’ stupiscono per la loro maturità artistica e il suono acustico, fedele alla loro storia ma assolutamente aperto alle influenze della world music, creando ritmi e melodie che spingono al ballo e portando lo spettatore ad uno stato di trance ipnotico.

Formazione: Laurence Courounadin-Mouny – triangolo, tarlon, difonie canore, cori; Frédérick Cipriano – Kayanm, n’tama, bobr’, doum, sati-pikèr, tarlon, cori; Anthony Sery – sati-pikèr, didgeridoo, ravann’, cori; Jonathan Itéma – canto, roulèr, doum-doum, triangle, tarlon, cori; Marie Lanfroy – canto, morlon, bobr’.

Coffee – San Marino
Si considera un artigiano della musica, appassionato della chitarra sulla quale ha sviluppato uno stile personale e sulla quale usa polpastrelli, palme e unghie. Con tenerezza e durezza allo stesso tempo, mescolando generi e influenze

Swingari – Italia
Il progetto nasce dalla volontà di presentare e collegare fra loro lo Swing e il Klezmer attraverso un’interpretazione legata alla tradizione, tessendo un solido intreccio sul quale si sviluppa il canto del clarinetto, presenza costante e protagonista virtuoso del quartetto. Il repertorio si muove dagli swing classici di Henghel Gualdi, passa al manouche di Django Reinhardt e arriva alle melodie appassionate e ai ritmi vivaci del Klezmer di Giora Feidman. Arrivano a Folkest attraverso le selezioni del concorso Suonare@Folkest.

Formazione: Vincenzo Panebianco – clarinetto; Giovanni Panciroli – chitarra; Alessandro Marchiorri – contrabbasso; Danilo Miccoli – batteria.

Tomat Band – Tapestry omaggio a Carole King Italia

Il progetto musicale “Tapestry”, in programma sabato 8 luglio 2017 in Piazza Duomo, nell’ambito delle serate finali del Festival Folkest a Splimbergo, nasce da un’idea e da una volontà di collaborazione tra Folkest e l’ Associazione musicale Gottardo Tomat di Spilimbergo e con la sua Scuola di Musica. La collaborazione tra le due Associazioni era, in realtà, già in atto da alcuni anni con l’organizzazione di concerti ed eventi in comu-ne, e con l’interessante proposta didattica Vieni a pro-vare uno strumento. Il progetto intende valorizzare la sezione di musica d’insieme moderna della Scuola di Mu-sica Tomat che, in una collaborazione tra insegnati e migliori allievi, e una cantante proposta dal Festival dia vita a un progetto-concerto da proporre al pubblico nel corso delle serate spilimberghesi. Dopo attenta ri-flessione si è pensato di individuare un lavoro che avesse caratteristiche di alto valore artistico, di ade-renza ai contenuti del Festival, di fruibilità per il pubblico, ma anche di interesse didattico per gli allie-vi. Il progetto individuato riguarda dunque il rifaci-mento del celebre disco Tapestry pubblicato nel 1971 dalla cantante e autrice newyorkese Carole King, artista riconosciuta principalmente nel mondo Pop ma anche del Rythmn&Blues e nel Folk. Documento fondamentale della storia della musica americana del dopoguerra, vincitore di quattro Grammy, tra i quali disco dell’anno e miglior interprete femminile, con ventidue milioni di copie ven-dute Tapestry rappresenta l’album che apre le porte alla stagione d’oro del cantautorato intimista e autobiogra-fico. Si tratta di un capolavoro di raffinatissima e straordinaria semplicità ed eleganza, incentrato sulla voce e il pianoforte della protagonista Carole King, che perfeziona i moduli della ballata sentimentale (So Far Away, You’ve Got A Friend e Will You Still Love Me To-morrow?) come del Pop contaminato da Jazz e R&B (I Feel The Earth Move e It’s Too Late) e dal Gospel (Way Over Yonder e A Natural Woman). Testimonianza ulteriore del valore di questo disco sono le decine, se non centinaia di versioni dei brani dell’album, molte realizzate da importanti artisti come Manhattan Transfer, Aretha Franklin, Rod Stewart, The Byrds, Neil Diamond, Linda Ronstadt, Blood Sweet & Tears, Billy Joel, The Animals, Tina Turner, Celine Dion, Bee Gees, Amy Grant o James Taylor. Il gruppo musicale, denominato per l’occasione Tomat Band, sarà come detto costituito da allievi e in-segnanti della Scuola di Musica e vedrà ospite una can-tante jazz italiana proposta da Folkest.

Formazione: Francesca Viaro – voce; Nevio Zaninotto – sax; Flavio Paludetti – prima chitarra; Jacopo Russo – chitarra; Davide De Lucia – pianoforte; Matteo Sarcinel-li – organo e tastiere; Luca Amatruda – basso; Cristian Cecchetto – batteria.

Herbert Pixner Projekt – Italia

La musica dell’Herbert Pixner Projekt viene presentata come La migliore musica artiginale dalle Alpi. Energia, entusiasmo, passione, improvvisazione: con questa miscela questa formazione entusiasma da anni il pubblico. Un’autenticità musicale giocata con grande intelligenza con collaboratori ideali. L’eccezionale musicista sud-tirolese Herbert Pixner, che passa dall’armonica diatonica al clarinetto alla tromba al flicorno al sassofono alle percussioni è riescito a creare uno stile musicale personale e unico insieme con i membri del gruppo, con i quali ha un rapporto speciale. Dopo più di mille concerti e una mezza dozzina di dischi d’oro questo straordinario progetto musicale è diventato uno degli spettacoli di maggior successo in tutto i paesi di lingua tedesca, dove i loro concerti sono regolarmente sold-out. Fuochi d’artificio musicali tra musica tradizionale alpina, oberkrajner, flamenco, gypsy jazz, blues, rock e world music!

Formazione: Herbert Pixner – armonica diatonica, tromba; Manuel Randi – chitarre; Heidi Pixner – arpa tirolese; Werner Unterlercher – contrabbasso.