Venerdì 17 e sabato 18 settembre presso il Polo Zanotto e il Polo Santa Marta dell’Università di Verona si terranno due giornate di studio sui Carnevali Tradizionali delle Tre Venezie, organizzate dal Centro Provinciale per l’Istruzione Adulti di Verona (C.P.I.A.) in collaborazione con il Dipartimento “Culture e Civiltà” dell’Università degli Studi di Verona, con i contributi del Consorzio ZAI e dell’Assessorato alla Cultura ed il patrocinio dell’Assessorato alle Tradizioni Popolari del Comune di Verona ed inserito nel programma del Tocatì 2021 a significare come in quelle giornate il tema centrale sarà la Cultura Popolare.
Le due giornate prevedono come relatori i più autorevoli studiosi della materia, provenienti dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Friuli Venezia Giulia e, naturalmente, dal Veneto.
Il Carnevale è una parte ancestrale del nostro patrimonio culturale che, periodicamente, riemerge dal lontano passato nel quale mantiene solide radici più o meno ancora riconoscibili. L’idea di base del convegno è quella di confrontare, dai punti vista etnografico ed antropologico, i riti delle mascherate e dei carnevali tradizionali dell’area che grosso modo è oggi compresa nell’areale delle odierne Tre Venezie, cercando eventuali comuni origini e mascheramenti, modalità rappresentative, simbologie e differenziazioni sviluppatesi nei secoli, partendo dalla considerazione che la diffusione delle culture tradizionali in generale e, quindi, anche delle valli prealpine ed alpine, ovviamente prescinde dalla suddivisione politica attuale delle aree esaminate. Non si tratta riportare ai nostri giorni il passato che non potrà mai ritornare o di riproporre la sua celebrazione nelle antiche modalità, ma piuttosto di far conoscere le origini storiche di questa festa comune a tutto il continente europeo e che a Verona si celebra da ben 491 anni.
Il programma è stato diviso in due parti dando una connotazione geografica alle relazioni: nel pomeriggio del venerdì, oltre all’intervento introduttivo ai Carnevali del Prof. Poppi, verrà esplorata l’area montana e quindi quella dolomitica, quella bellunese e quella dell’arco alpino orientale mentre il sabato mattina protagonisti saranno i carnevali di pianura come quello rurale della pianura polesana, quello di Venezia e naturalmente particolare risalto sarà dato a quello veronese.
Per l’occasione, venerdì 17 settembre interverranno anche Andrea Del Favero e Dario Marusic con un incontro dedicato a La musica tradizionale nei Carnevali dell’arco alpino orientale.
Tracce di arcaici riti e balli di tipo borghese, violini barocchi e fisarmoniche a piano, bassi di viola, helikon e saxofoni, moda e cultura contadina convivono fino ai nostri giorni in un accavallarsi di situazioni che tengono in vita i Carnevali della tradizione popolare nelle antiche terre del Patriarcato di Aquileia, dai Rollate di Sappada passando per i Pust del Resiano e del Nediško, fino agli zvončari istriani, con i Blumarji che corrono e danzano al suono delle molte melodie che verranno proposte dal vivo, al suono arcaico delle pive e delle sopele istriane, della Citira della Bünkula resiana, fino alle più recenti armoniche diatoniche. Filmati e ascolti di brani delle varie aree verranno proposti mediante l’uso di tutto lo strumentario accorpatosi nei secoli fino ai giorni nostri. E i cibi che continuano ad accompagnare i riti del Carnevale, le sope, i bujarnik, le pinze, le gubane, i parpagnacchi, gli strucchi: un universo di colori, sapori, odori, umori e suoni che da centinaia d’anni concorrono alla messa in scena e alla riuscita della più importante festività dell’Arco Alpino orientale.