Come siete venuti a conoscenza del concorso “Suonare@Folkest” e per quale motivo, principalmente, avete deciso di partecipare?
Siamo CiacciaBanditi, ciacciare, oltre a suonare chiaramente, è il nostro mestiere e…. ciaccia di qua, ciaccia di là, su internet abbiamo trovato il Festival ed il relativo concorso. Voglia di suonare ne abbiamo sempre tanta… Moine e Sguerguenze sono una presenza fissa (fermi non riusciamo a stare)… la curiosità galoppa e quindi abbiamo deciso di partecipare.
Parliamo di voi e della vostra musica: presentatevi specificando i singoli strumenti, il genere, perché lo avete scelto, da cosa traete ispirazione?
La CiacciaBanda è una StreetBand itinerante, saltellante, trascinante, imprevedibile composta da CiacciaBanditi che soffiano (fiati) e CiacciaBanditi che non soffiano (percussioni). Nello specifico abbiamo:
Andrea Badii – Clarinetto Sib Squillante
Mattia Sangalli – Clarinetto Sib Più Alto
Fabio Moricci – Incontenibile Sax Contralto
Andrea Nardone – Tromba Sib Sguergua
Catia Rauch – Tromba Sib President
Stefano Porreca – Tromba Sib Più Robusta
Luca Valdambrini – Trombone (quello che s’allunga)
Simone Resti – Tuba (quello più gonfio)
Vismaro Uleri, Mattia Ferrante, Marco Rubbioli – Fantasia di Percussioni itineranti e rimbombanti
Marco Rossinelli – GranCassa (quello più Grosso di tutti)
Il genere della nostra musica…lo devono ancora decidere, ma è assimilabile sicuramente al Folk. Per quanta riguarda i motivi della scelta musicale, è difficile dirli…forse questo genere ha scelto noi?
Da dove venite e com’è, dalle vostre parti, la situazione della musica dal vivo?
L’Associazione Culturale Musicale CiacciaBanda ha sede a S. Giovanni Valdarno (AR), i CiacciaBanditi che compongono la StreetBand provengono dai posti più loschi, umidi e afosi del Valdarno Aretino. La situazione musicale delle nostre parti inoltre, si è molto vivacizzata da quando ci siamo noi…
Qual è il vostro rapporto con la musica tradizionale e il territorio di provenienza?
Bono, per ora un s’è mai leticato…
Torniamo a “Suonare@Folkest” : come vi siete trovati, cosa ricordate soprattutto di quella serata?
Ci siamo sicuramente divertiti… peccato il buffet poco abbondante…(abbiamo rischiato il morso del Cassista sulla via del ritorno… J )