Come siete venute a conoscenza del concorso “Suonare@Folkest” e per quale motivo, principalmente, avete deciso di partecipare?
Siamo venute a conoscenza del concorso in quanto Valentina, la nostra percussionista, vi aveva già preso parte qualche anno fa con un altro gruppo e si era trovata molto bene. Era diverso tempo che pensavamo di prendere parte a un concorso serio e, dunque, il vostro ci è da subito sembrato l’occasione giusta.
Parliamo di voi e della vostra musica: presentatevi specificando i singoli strumenti, il genere, perché lo avete scelto, da cosa traete ispirazione?
Noi siamo un gruppo di musica celtica elettronica tutto al femminile e per questo motivo amiamo definire la nostra musica con il termine ”Keltronic”. Il gruppo è composto da: Graziana Giansante, oboe e corno inglese; Marzia Ricciardi, violino; Maurizia Reali, pianoforte e tastiera; Cristina Patrizi, basso e Valentina Lauri percussioni e batteria. Poi abbiamo il nostro “deus ex machina”, Francesco Marchetti, che è l’ideatore del progetto, oltre a essere colui che compone e arrangia tutti i nostri brani. L’incontro tra Graziana e Francesco è stato fatidico per la nascita del gruppo: tutti e due appassionati di musica irlandese e entrambi con la voglia di proporre qualcosa di diverso dai soliti gruppi da session e irish pub. In effetti le Green Clouds eseguono un genere musicale totalmente innovativo e unico nel panorama italiano (e non solo). Le Green Clouds, infatti, vogliono proporre qualcosa di diverso, qualcosa che si ispira alla musica tradizionale, ma che viene totalmente rivisitato in versione più elettronica. E per questo motivo, il gruppo, nel 2008 ha vinto il premio “Mia Martini” come miglior musica di contaminazione. I nostri punti di riferimento musicale sono sicuramente i due colossi della musica celtica Hevia e Loreena McKennitt mentre, per le melodie più tradizionali, sicuramente il riferimento principale risultano essere i Lunasa.
Da dove venite e com’è, dalle vostre parti, la situazione della musica dal vivo?
Noi siamo di Roma e nella nostra città c’è un discreto fermento musicale anche se si focalizza principalmente sul jazz. Attualmente stanno nascendo anche realtà differenti quindi c’è possibilità di ascoltare anche musica differente. La musica dal vivo si svolge principalmente nei locali dove però il trattamento per i musicisti è davvero pessimo. Crediamo, comunque, che questo rispecchi la situazione attuale per cui fare il musicista non è sicuramente facile poiché, nell’ottica dei club e dei luoghi in cui si fa musica dal vivo, suonare rappresenta un privilegio di cui il musicista dovrebbe usufruire gratuitamente, anziché essere considerato un vero lavoro. C’è poi la presenza di troppe persone improvvisate che abbassano il livello qualitativo e, magari avendo un secondo lavoro, si esibiscono a prezzi stracciati. Questo però è un discorso lungo e complicato che meriterebbe una discussione a sé.
Qual è il vostro rapporto con la musica tradizionale e il territorio di provenienza?
Più che parlare di rapporto tra musica tradizionale e territorio di provenienza, preferiamo rivolgerci all’interconnessione tra culture diverse. Nel nostro caso abbiamo unito la cultura e le sonorità celtiche con quelle appartenenti alla nostra cultura, quindi strumenti classici europei e nuove tecnologie. Il risultato, dal nostro punto di vista, è sicuramente un genere musicale coinvolgente che riesce ad essere apprezzato non solo dagli intenditori e appassionati di musica celtica ma anche da un pubblico più vasto ed eterogeneo.
Torniamo a “Suonare@Folkest”: come vi siete trovati, cosa ricordate soprattutto di quella serata?
Noi abbiamo potuto prendere parte solo alla selezione iniziale del Suonare@Folkest che si è volta a Arezzo il 5 dicembre scorso. Sinceramente siamo state benissimo e trattate davvero con i guanti bianchi! Il risultato è stato alquanto inaspettato e ricordiamo che nel momento che hanno detto della nostra vittoria non abbiamo nemmeno esultato in quanto incredule dell’esito! In quella serata ci siamo esibite nella nostra versione acustica, ma nella serata del 24 luglio saremo nella nostra versione completa, con tutta la nostra elettronica. Anzi coglieremo l’occasione per presentare in anteprima nazionale il nostro disco in uscita: Keltronic, di cui sul nostro canale youtube “Green Clouds Channel” si può trovare lo spot di presentazione. Dunque vi aspettiamo numerosissimi sotto al palco per ballare con noi!