Venerdì 28 giugno sarà la volta di tre gruppi provenienti da tre nazioni diverse: gli irlandesi Sonas a Cercivento presso la Cjase da Int (ore 21.15), l’italiana Maxmaber Orkestar a Fiume Veneto presso la Piazza P. Bagellardo (ore 21.15), e gli italo-colombiani Mestisòn a Tricesimo in Piazza Ellero (ore 21.15).
SONAS
A Cercivento si esibiranno invece gli irlandesi Sonas, formazione formata da alcuni tra i più interessanti giovani talenti dell’Ulster, vincitori di diversi concorsi e di un All Ireland Young Championship. Alcuni di loro vengono da famiglie che hanno dato grandi interpreti alla musica irlandese.
Sulla scia di grandi band come Altan o North Cregg, hanno nella forza del proprio suono d’insieme la più rilevante caratteristica. Vantano un repertorio composto da dolci ballate condotte dalla bella voce di Terry e indiavolate danze dove s’intrecciano i suoni degli strumenti ad ancia e dei fiati.
Formazione:
Fiannian O’Connor – cornamusa irlandese, flauti;
Terry Conlan – chitarra e voce;
Miadhach O’Donnel – flauto traverso;
Grainne Smith – organetto.
Oltre alla data del 28, i Sonas si esibiranno anche sabato 29 giugno (ore 21.15) ad Artegna presso la Collina di San Martino, e domenica 30 giugno (ore 21.15) a San Giorgio della Richinvelda presso il giardino della Biblioteca Civica.
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Luogo evento: Cercivento, Cjase da Int [come raggiungerci]
Data: 28/06/2019
Artista: Sonas
Paese: Irlanda
Orario: 21.15
Ingresso: Gratuito
In caso di cattivo tempo il concerto avrà luogo all’interno della Cjase da Int.
Per informazioni contattare il numero: 335 120 2124
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CERCIVENTO
Cercivento sorge alla confluenza della Valcalda con la Valle del But. È diviso nei nuclei abitati di Cercivento di Sotto e Cercivento di Sopra e nelle località di Vidal, Cjandelin e Costa. Fu presidio longobardo e sede di una pieve. Fra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo Cercivento conobbe il momento forse più fiorente della sua storia: in questo periodo nascono infatti le abitazioni più belle fra le quali le case Citars, Tiridin, Morassi, Vezzi e Pitt. Tuttavia la crescita economica venne arrestata, almeno momentaneamente, nel 1692 – il cosiddetto anno del diluvio – quando un’enorme frana seppellì la frazione di Centa, che sorgeva dietro all’odierno cimitero. Nel Settecento venne edificata l’attuale parrocchiale. Nel 1966, a causa di numerose e violentissime piogge, la Farie di Checo, la fucina fabbrile simbolo del paese, cessò la propria attività. Benché danneggiato dal sisma del 1976 il Paese con la ricostruzione ha conservato i caratteri tipici delle splendide case storiche che, insieme al progetto artistico tematico Cercivento…una Bibbia a Cielo Aperto, sono motivo di interesse per un nascente turismo culturale-religioso. Si conservano tradizioni secolari, come la benedizione dei fiori a S. Giovanni o il canto augurale dei Cantori il 31 dicembre. Incantevole infine il paesaggio sia del fondo valle che del Monte Tenchia dove si trova il decantato Pian delle Streghe.
MAXMABER ORKESTAR
La Maxmaber Orkestar si forma nel 2003 a Trieste, il porto austroungarico dove la Mitteleuropa si incontra con il Mediterraneo, passaggio naturale tra Est e Ovest europei.
Partono subito per un viaggio attraverso la tradizione popolare dell’Europa orientale e del Mediterraneo: klezmer, vecchie canzoni italiane e jugoslave, valzer e mazurke, musica rom, sevdalinke bosniache, danze dalla Serbia e dalla Macedonia si intrecciano in un sound allegro e malinconico allo stesso tempo. Da tutte queste esperienze sono nati poi diversi brani originali, cantati in dialetto triestino.
Formazione:
Lucy – violino;
Max – fisarmonica;
Alberto – sax;
Matteo – chitarra;
Fabio – contrabbasso;
Sandro – batteria.
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Luogo evento: Fiume Veneto, Piazza Bagellardo [come raggiungerci]
Data: 28/06/2019
Artista: Maxmaber Orkestar
Paese: Italia
Orario: 21.15
Ingresso: Gratuito
In caso di cattivo tempo il concerto avrà luogo presso la Sala Parrocchiale di Pescincanna.
Per informazioni contattare il numero: 335 120 2124
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FIUME VENETO
Il comune è bagnato da due corsi d’acqua principali: il Fiume, dal quale prende il nome il comune, che lambisce Pescincanna, attraversa il capoluogo e sfiora Cimpello e il Sile, che scorre lungo la fascia sudorientale del territorio toccando Bannia e Praturlone. Entrambi nascono qualche chilometro più a monte, provenendo dalla stessa zona di risorgive; anche Fiume è ricco di fenomeni del genere, come testimonia il toponimo via Sacconi, da sacca ossia acqua stagnante. Il toponimo è documentato per la prima volta dal 996, ma le prime notizie certe risalgono al 1182, quando papa Lucio III lo riconosce come pertinenza dell’abate di Sesto al Reghena. Negli scritti successivi si rileva l’esistenza di due nuclei distinti: Flumen intra acquae o Fiume Grande o, ancora, Fiume dei Servi, feudo dell’abbazia di Sesto, e Flumen extra acquae o Fiume Piccolo, amministrato dal capitano cesareo di Pordenone per conto della Casa d’Austria.
MESTISÒN
I Mestisòn sono una miscela esplosiva di ritmi, canti, danze ed etnie dove i tamburi tradizionali e le percussioni minori si mescolano sapientemente a strumenti più moderni quali il basso, il sax e il clarinetto, dando anima a ritmi come cumbia, sòn corrido, mapalé, sòn palenquero, bullerengue e molti altri.
Propongono brani caratteristici della costa caraibica colombiana, riarrangiati in chiave moderna e con influenze reggae e funky, usando la lingua spagnola e indigena di San Basilio de Palenque.
Formazione:
Luis Fernando Giraldo Bedoya – direttore, percussioni e coro;
Beatriz Pisciotti – voce, percussioni, danza;
Elisa Nebbia – voce, percussioni, danza;
Elena Moro – voce, percussioni, danza;
Nicola Canever – sax;
Carmine Pesce – percussioni e coro;
Gigi Stragapede – percussioni, digeridoo e coro;
Alessandro Fiori – basso.
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Luogo evento: Tricesimo, Piazza Ellero [come raggiungerci]
Data: 28/06/2019
Artista: Mestisòn
Paese: Colombia/Italia
Orario: 21.15
Ingresso: Gratuito
In caso di cattivo tempo il concerto avrà luogo presso il Teatro Comunale.
Per informazioni contattare il numero: 335 120 2124
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TRICESIMO
Il nome di Tricesimo è di origine romana: ad tricesimum lapidem significa alla trentesima pietra miliare dal porto di Aquileia: si trova sulla via che da Aquileia portava a Julium Carnicum, oggi Zuglio, e al Norico. La presenza di nuclei di origine celtica prima e durante la dominazione romana sono indicati dal toponimo Borgobello, in friulano Borgobel o Marcubel, colle che sovrasta il centro di Tricesimo, anticamente sede di un luogo di culto dedicato al dio Beleno. La posizione strategica, all’incrocio tra la strada che porta al Norico e la strada bariglaria, proveniente da Gradisca d’Isonzo, ha favorito nei secoli l’afflusso di popolazione, scambi e commerci facendo di Tricesimo uno dei più importanti centri amministrativi e religiosi del Friuli collinare. La pieve arcipretale, costruita nel XVIII secolo su progetto di Domenico Schiavi e dedicata alla Madonna della Purificazione, sorge nel centro del paese, di fronte al municipio e alla piazza, e possiede, nel fianco sud, un’elegantissima porta rinascimentale, opera di Bernardino da Bissone. All’interno ospita varie opere d’arte di Jacopo Palma il Giovane e una pala d’altare di Sebastiano Bombelli. La pieve fu ditata anche di un organo del famoso organaro Pietro Nacchini, ceduto negli anni Trenta alla parrocchiale di Madrisio di Fagagna, dove tuttora si trova.