Premio Folkest Alberto Cesa 2019: al via le selezioni nazionali Parte da Arezzo il lungo tour che terminerà a Spilimbergo l’8 luglio.
Come ogni anno parte da Arezzo la carovana del premio Folkest – Alberto Cesa, il concorso alla ricerca dei nuovi talenti che si esibiranno in occasione della prossima edizione di Folkest. giocandosi anche la possibile di ottenere un Premio dal Nuovo Imaie di ben quindicimila euro per la realizzazione di una tournée.
Storica la sede di questa prima tappa, il Circolo Aurora in Piazza Sant’Agostino di Arezzo, perché proprio qui, nel 2004, si svolse la primissima serata di quello che nelle prime edizioni si chiamava Suonare@Folkest. Un inizio fortunato, al quale hanno fatto seguito molte edizioni, tutte caratterizzate da un’elevata qualità musicale.
Il 6 dicembre, nel corso di un concerto dal vivo inserito all’interno del Festival Pifferi, Muse e Zampogne, diretto come ogni anno con grande competenza da Silvio Trotta, tre gruppi si sfideranno a colpi di note: nell’ordine Archive Valley, Calimani e Sambene.
Gli Archive Valley sono un trio romano formatosi nel 2017 che trae ispirazione dall’Old-Time Music, originale espressione dei Monti Appalachi. Edoardo Petretti, Matan Rochlitz e Marco Zenini si alternano con banjo, mandolino, contrabbasso, pianoforte e fisarmonica, creando una miscela folk sperimentale intensa e imprevedibile.
I Calimani nascono a fine 2016 dal duo toscano Mattia Tartaglia e Francesco
Checcacci, con un progetto essenziale: ukulele, batteria e voci, con l’idea di fondo di spruzzare il folk di pop. Un disegno sonoro ben presto allargato ad altri strumentisti e palesato nel loro primo disco di recente pubblicazione: con uno sguardo incantato, ironico, autoironico e soprattutto, dichiaratamente semplice.
Nati all’interno dell’Accademia dei Cantautori di Recanati (Mc), diretta da Lucia Brandoni, i Sambene mutuano il nome dalla parola sarda che significa sangue, come passione ed energia, e sono un gruppo con una forte connotazione cantautorale su buone radici folk, nel quale hanno un significativo risalto le tre voci presenti: quella maschile di Marco Sonaglia, chitarrista e autore di molti testi e musiche, e quelle femminili di Roberta Sforza e Veronica Vivani.
Vale la pena ricordare come l’obiettivo del concorso e del Premio Folkest – Alberto Cesa non sia la semplice competizione fra artisti quanto piuttosto poter valutare al meglio, in un contesto live, le migliori proposte nel panorama folk, world e cantautorale. Con il valore aggiunto, come si è già detto, per il vincitore assoluto, del premio finale assegnato dal Nuovo Imaie per la realizzazione di una tournée.
Sono però alle porte anche le prossime selezioni, che avranno luogo il 4 gennaio a Loano (SV) al Palazzo Kursaal, presso la Civica Biblioteca, con Massimo Lajolo e Onde Medie, Monsieur De Rien e Stona; il 18 gennaio a Udine, a La Girada con Alessandro Lepore, Bratiska e The Breeze; il 31 gennaio a San Pietro in Cariano (VR) a La fontana ai ciliegi, con Ensemble du Sud, Francesco Garolfi e The Funny Farm; l’1 febbraio a Cervasca (CN) presso Sala della Pro Loco, con Gian Luca Di Santo, Madamè e Sheegoolah; il 23 febbraio a Coreno Ausonio (FR) all’Auditorio Comunale, con Francis-Q, Suonno d’ajare e Ars Nuova Napoli e infine il 24 febbraio a Succivo (CE), con Luisa Notarangelo Duo, Officine Popolari Lucane e Pastellesse Sound Group.