Cividale del Friuli fu fondata in epoca romana da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii, da cui poi ha preso il nome tutta la regione, divenne il capoluogo del ducato longobardo del Friuli, della Marca friulana e capitale temporale del Patriarcato di Aquileia.
In epoca longobarda, fra il VI e l’VIII secolo, venne chiamata Civitas Fori Iulii. Nel X secolo, essendo ubicata nella parte orientale del regno di Lotario, cominciò a chiamarsi Civitas Austriae. Abbreviando il nome ufficiale, la popolazione la denominò Civitate(m), da cui discesero i nomi locali di Cividât, Zividât, Sividât e successivamente, intorno al XV secolo quello di Cividal d’Austria e finalmente, solo dalla guerra fra Venezia e la Lega di Cambrai si iniziò a usare la denominazione attuale di Cividale del Friuli.
Tra i monumenti di interesse sono caratteristici il Ponte del Diavolo con la suggestiva vista sul Natisone, il Museo cristiano, attiguo al duomo da cui vi si accede, ospita il battistero di Callisto (VIII secolo) e l’ara di Rachtis (730-740 circa), capolavori della scultura longobarda ed infine l’Ipogeo celtico, ambiente scavato nel sottosuolo: diverse sono le interpretazioni sull’origine e la funzione, se ne ipotizza una funzione funeraria e in seguito quella di carcere in età romana e longobarda.